Maurizio Fadda, alla fine del corso a Bagnoregio, ci ha regalato questa bellissima poesia:
L'agronomo
È un disegno
Fatto con matite di sogno,
Le dosi non sono la natura
La quantità non è di emozioni
Il profitto è una strana droga moderna
Che serve solo per avere cose.
Noi agronomo nuovi
Noi agronomi organici
Vogliamo sbriciolare carezze
E seminare abbracci e verde
Fare preparati di piccoli esseri
Che suggeriscono tanti dubbi
E consigliamo ingenua meraviglia.
Vogliamo studiare emozioni
E sperimentare relazioni
Vogliamo contadini profondi
Come i nostri campioni di suolo.
Noi agronomi nuovi
Vogliamo gente, ponticelli e agricoltori
Tanti come terre di bosco
Che si guardino nel profondo
Dal cibo alla terra
Dal sapere all'amore.
Ho dormito con abbracci d'alberi e di suoli
Ho capito con carezze enormi
Di esseri microscopici
Ho connesso il mio cuore ai battiti di GAIA.
Eppure sono solo un piccolo uomo
Sono solo un incerto contadino
Insomma....un agronomo
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